sabato 12 novembre 2016

L'Italia sorride per 45 minuti: contro il Liechtenstein è "solo" 0-4


Poker azzurro confezionato interamente nel primo tempo: doppietta di Belotti e gol di Immobile e Candreva. Ma dopo l'intervallo, quando l'occasione è propizia per dilagare, gli uomini di Ventura perdono lucidità e non riescono più a segnare. Rimaniamo primi assieme alla Spagna, ma con una differenza reti nettamente peggiore.
“L'importante è vincere, poi penseremo al come”: così alla vigilia la pensava Giampiero Ventura, interpellato sulla possibilità di migliorare una differenza reti deficitaria per non dover andarsi a giocare il primo posto del girone in Spagna. In Liechtenstein la vittoria arriva, com'era lecito attendersi, ma c'è da essere felici solo a metà: il 4-0 finale è confezionato interamente nel primo tempo dagli azzurri, che vanno a segno con i “gemelli del gol” Immobile e Belotti (ancora decisivi, dopo aver tolto le castagne dal fuoco nelle precedenti partite) e poi con Candreva. Prima dell'intervallo, insomma, i giochi sono già chiusi: troppo evidente, quasi anormale, la differenza tecnica con la nazionale di casa, che alla fine farà registrare la bellezza di zero tiri verso i pali di Buffon. Il problema è che i meccanismi offensivi si inceppano imprevedibilmente nella ripresa, quando l'occasione sarebbe più che propizia per dilagare: la porta di Jehle diventa stregata, tanto che nessuno riesce più a violarla. Un dettaglio non secondario, perché nel frattempo la Spagna travolge con il medesimo risultato la Macedonia e rimane a +10 di differenza reti, contro il +3 azzurro. In mezzo ci sono ancora due impegni ufficiali, ma la mente corre già al 2 settembre 2017, giorno di Spagna-Italia: lì, molto probabilmente, si deciderà la corsa al primo posto.

La cronaca della partita
Il pallottoliere è pronto a essere aggiornato sin dai primi minuti: Immobile, Bonaventura e Zappacosta non riescono a trovare il vantaggio. Che arriva, puntuale, all'11': angolo di Candreva, torre di Romagnoli e Belotti, con una zampata sottomisura, batte per la prima volta Jehle. Il malcapitato portiere di casa deve arrendersi per la seconda volta pochi istanti più tardi, quando Immobile, liberato da una spizzata del “gemello” offensivo, si presenta davanti al portiere battendolo imparabilmente. Lo 0-2 libera l'Italia delle ansie residue da prestazione, e da lì tutto fila liscio. Ancora Immobile e Belotti, scatenati, mancano il tris. Ci pensa allora Candreva, che al 32' riceve in posizione ottimale da De Sciglio e col sinistro scarica il pallone dello 0-3 alle spalle del portiere. Belotti protagonista anche nel finale di tempo: prima si vede annullare il gol (di tacco!) del teorico poker, poi lo segna davvero, sfruttando al meglio un lancio illuminato di Bonaventura.

Chi pensa a un'Italia dilagante anche dopo l'intervallo, però, si sbaglia. Gli azzurri a dire il vero ci provano, ma vengono traditi da un'improvvisa mancanza di lucidità al momento di finalizzare l'enorme mole di lavoro offensivo. Immobile si fa ipnotizzare da Jehle, De Rossi non trova la porta, Belotti ha meno possibilità di far male rispetto al primo tempo. Ventura mischia le carte: dentro Insigne ed Eder per regalare forze fresche all'attacco. Ma lo 0-5 incredibilmente non arriva, sia per gli errori sottoporta di Belotti (clamoroso quello del 72': un colpo di testa a lato da pochi passi e con la porta praticamente vuota) che per le parate di Jehle, che per due volte negli ultimi minuti dice di no a Zaza. Finisce 0-4, e il sorriso azzurro è solo parziale.

La statistica chiave
Prosegue la striscia d'imbattibilità dell'Italia nelle qualificazioni a Europei e Mondiali: gli azzurri non perdono da 54 partite (40 vittorie e 14 pareggi). L'ultimo ko risale addirittura a 10 anni fa, con Donadoni in panchina: 1-3 in Francia nel settembre del 2006.

Il migliore in campo
Belotti. Protagonista per un tempo: un gol segnato, un altro annullato, un assist decisivo a Immobile e una vagonata di scatti, movimenti e occasioni. Peccato che non incrementi ulteriormente il bottino - suo e dell'Italia - quando ne ha la possibilità.




Il peggiore in campo

Oehri. Con Candreva e Zappacosta va in confusione dal 1' al 90'. Sfoga il proprio malessere stendendo brutalmente il terzino del Torino e rimediando un'ammonizione.
La dichiarazione
Giampiero Ventura: “I risultati degli altri lasciano il tempo che trovano: era importante innanzitutto vincere. Il come arrivava dopo. Primo tempo bene, potevamo segnare altri gol. Se avessimo fatto il quinto avremmo potuto dilagare, ma non ce l'abbiamo fatta”.
Il tabellino

Liechtestein (4-5-1)
: Jehle; Rechsteiner, Polverino, Kaufmann, Oehri; Christen, Martin Buchel, Wieser, Marcel Buchel, Burgmeier; Salanovic. Ct. Pauritsch


Italia (4-2-4):
Buffon; Zappacosta, Bonucci, Romagnoli, De Sciglio; Verratti, De Rossi; Candreva (74' Eder), Belotti, Immobile (81' Zaza), Bonaventura (67' Insigne). Ct. Ventura


Arbitro: Ivan Bebek (Croazia)


Gol: 11' e 44' Belotti, 12' Immobile, 32' Candreva


Note: ammoniti Christen (L), Kaufmann (L), Jehle (L)


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