Si chiude con 39 medaglie (erano state 28 quattro anni fa a Londra) la spedizione azzurra alle Paralimpiadi di Rio 2016. Nella notte sono arrivati altri tre podi. Il più prestigioso è quello di Martina Caironi, la portabandiera dell'Italia, che ha vinto la finale dei 100 metri T42. L'azzurra ha corso in 14.97 e ha regalato all'Italia il decimo oro ai Giochi. Nella stessa gara è arrivato anche il bronzo di Monica Contrafatto, che ha fermato il cronometro sul 16.30. Argento alla tedesca Vanessa Low (15.17).
"Stavo per perdere la protesi, per questo ho rallentato, volevo controllare dove fosse la tedesca e se stesse per arrivare - ha confessato Caironi - sono emozioni incredibili quelle che sto provando in questo momento". Quattro anni fa, Monica Contrafatto ha visto Martina vincere i 100 metri ai Giochi di Londra ed è stato proprio il suo esempio a spingerla a gareggiare. "Se ha funzionato con Monica - ha spiegato Caironi - può funzionare con altre atlete". "Mi sembra un sogno essere qui, ancora non ci credo - ha detto Contrafatto - bellissimo vincere insieme a Martina, sembra un film. A un certo punto non ce la facevo più ma l'idea di arrivare e di far alzare una bandiera in pù per l'Italia mi hanno dato forza".
"In una delle gare più spettacolari dei Giochi, Martina ha saputo emozionarci ancora - ha dichiarato il presidente del Comitato paralimpico italiano, Luca Pancalli - oggi ha scritto una nuova straordinaria pagina di sport per il nostro movimento, confermandosi sul tetto paralimpico e dimostrando di essere la campionessa che tutti conosciamo". "Mai come questa volta mi ero sbilanciato sul risultato della gara e alla fine i fatti mi hanno dato ragione - ha aggiunto - una gara impreziosita dal bronzo di Monica Contrafatto, altro esempio di come ci si possa riappropriare della propria vita attraverso la partica sportiva". "Un gruppo fantastico, mi preme sottolinearlo, in cui ognuno vive e sente la gara del compagno di squadra. Grazie per aver tenuto alto, ancora una volta, il nome dell'Italia", ha concluso Pancalli.
L'ultima medaglia, la numero 39 (10 ori, 14 argenti e 15 bronzi), porta la firma di Arjola Trimi, argento nei 50 stile S4 di nuoto in 40.51. Davanti a lei l'australiana Rachel Watson (40.13). Bronzo alla messicana Nely Miranda Herrera (40.53). "L'ho voluta con tutta me stessa questa medaglia. E' la mia gara, quella che preferisco, ed è arrivata all'ultimo giorno, avevo tenuto quel briciolo di energie che erano rimaste per questo appuntamento", ha confessato Trimi. "A chi la dedico? Non solo a me, ma anche alla mia famiglia, a chi mi ha seguito in questo quadriennio di preprazione. Perché il nuoto - ha concluso - è uno sport individuale ma dietro di noi c'è tutta una famiglia". Nella notte a Rio la cerimonia di chiusura, portabandiera dell'Italia sarà Bebe Vio, oro individuale e bronzo a squadre nel fioretto.
Fonte:Repubblica.it
"Stavo per perdere la protesi, per questo ho rallentato, volevo controllare dove fosse la tedesca e se stesse per arrivare - ha confessato Caironi - sono emozioni incredibili quelle che sto provando in questo momento". Quattro anni fa, Monica Contrafatto ha visto Martina vincere i 100 metri ai Giochi di Londra ed è stato proprio il suo esempio a spingerla a gareggiare. "Se ha funzionato con Monica - ha spiegato Caironi - può funzionare con altre atlete". "Mi sembra un sogno essere qui, ancora non ci credo - ha detto Contrafatto - bellissimo vincere insieme a Martina, sembra un film. A un certo punto non ce la facevo più ma l'idea di arrivare e di far alzare una bandiera in pù per l'Italia mi hanno dato forza".
"In una delle gare più spettacolari dei Giochi, Martina ha saputo emozionarci ancora - ha dichiarato il presidente del Comitato paralimpico italiano, Luca Pancalli - oggi ha scritto una nuova straordinaria pagina di sport per il nostro movimento, confermandosi sul tetto paralimpico e dimostrando di essere la campionessa che tutti conosciamo". "Mai come questa volta mi ero sbilanciato sul risultato della gara e alla fine i fatti mi hanno dato ragione - ha aggiunto - una gara impreziosita dal bronzo di Monica Contrafatto, altro esempio di come ci si possa riappropriare della propria vita attraverso la partica sportiva". "Un gruppo fantastico, mi preme sottolinearlo, in cui ognuno vive e sente la gara del compagno di squadra. Grazie per aver tenuto alto, ancora una volta, il nome dell'Italia", ha concluso Pancalli.
L'ultima medaglia, la numero 39 (10 ori, 14 argenti e 15 bronzi), porta la firma di Arjola Trimi, argento nei 50 stile S4 di nuoto in 40.51. Davanti a lei l'australiana Rachel Watson (40.13). Bronzo alla messicana Nely Miranda Herrera (40.53). "L'ho voluta con tutta me stessa questa medaglia. E' la mia gara, quella che preferisco, ed è arrivata all'ultimo giorno, avevo tenuto quel briciolo di energie che erano rimaste per questo appuntamento", ha confessato Trimi. "A chi la dedico? Non solo a me, ma anche alla mia famiglia, a chi mi ha seguito in questo quadriennio di preprazione. Perché il nuoto - ha concluso - è uno sport individuale ma dietro di noi c'è tutta una famiglia". Nella notte a Rio la cerimonia di chiusura, portabandiera dell'Italia sarà Bebe Vio, oro individuale e bronzo a squadre nel fioretto.
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