Seconda vittoria stagionale dell'inglese del Team Honda LCR che sfrutta la caduta di Marquez all'ottavo giro e vince in solitaria a Phillip Island davanti a uno splendido Valentino Rossi che scattato dalla quinta fila recupera 12 posizioni e chiude secondo davanti al futuro compagno di squadra Vinales. Quarto posto per Dovizioso mentre solo 6° Lorenzo che ora ha 24 punti da recuperare sul Dottore.
La nona meraviglia a Phillip Island questa volta non arriva ma Valentino Rossi può tornare da Phillip Island con un sorriso e un bel secondo posto dopo una splendida rimonta dalla quinta fila. Vince Cal Crutchlow, che si gode il meritatissimo secondo acuto della stagione e conferma i progressi enormi della Honda RC213V, che sfrutta al meglio l’errore clamoroso di Marc Marquez che alla prima gara da neocampione del mondo, si stende dopo soli 8 giri forzando troppo la staccata alla curva Stoner e gettando al vento la chance di cogliere il settimo successo stagionale. Sul podio con l’inglese troviamo Valentino Rossi e Maverick Vinales, protagonisti di due strepitose rimonte dalla quinta fila e che lanciano un messaggio chiaro e forte a un Lorenzo, anonimo 6°, e che ora più che guardare al secondo posto in campionato (il distacco da Vale con 2 gare da disputare è di 24 punti) deve anche pensare a non perdere il terzo posto nel mondiale in favore di un Vinales, che continua la sua inesorabile crescita (2° podio di fila negli ultimi 2 GP).
La cronaca
Allo spegnimento del semaforo il più veloce a scattare è a sorpresa Pol Espargaro che alla prima curva gira prima tenendosi dietro Marquez e Petrucci. Lorenzo recupera 4 posizioni mentre Rossi e Vinales solamente una. Tempo due curve però il Cabroncito si sbarazza del connazionale e prende la testa della corsa facendo subito capire l’intenzione di voler fuggire via e fare gara a sé. Nel frattempo dietro si incendia la bagarre e a fare la voce grossa è soprattutto Rossi: dopo neanche giri il Dottore è già sesto e si è sbarazzato dei vari Bradl, Redding, Hayden, Vinales e Petrucci mentre anche Crutchlow inizia a fare la voce grossa e si lancia all’inseguimento di Marquez sverniciando Aleix Espargaro e martellando tempi interessantissimi. Marquez capisce che i 5” di dote sull’inglese non possono bastargli e dopo aver gestito decide di forzare ma all’ottavo giro alla curva Stoner, sbaglia fidandosi troppo dell’avantreno e forzando troppo una staccata. L’impatto con la ghiaia è inevitabile e così l’inevitabile ritiro. Mentre la gara del 93 finisce in maniera mesta, Rossi continua il suo incidere e dopo essersi sbarazzato di Dovizioso ed Aleix Espargaro è secondo all’inseguimento di Crutchlow. L’inglese però, complice un miglior bilanciamento di gomme e un feeling assoluto con la sua efficacissima RC213V, dà subito l’impressione di averne molto più rispetto a Vale che nella rimonta ha anche usurato molto più le gomme. L’unica bagarre reale così per il podio è quella per il terzo posto che vede protagonisti: Dovizioso, Vinales e Aleix Espargaro. Quest’ultimo per larghi tratti mena le danze ma a quattro giri dalla bandiera a scacchi nel tentativo di difendere la propria posizione finisce nello sporco e scivola rovinsosamente. Restano così Maverick ed Andrea a giocarsi il podio e alla fine è il più agile spagnolo ad avere la meglio e a prendersi un bel terzo posto. Lorenzo invece chiude 6° dietro anche alla Yamaha clienti di Aleix Espargaro.
Allo spegnimento del semaforo il più veloce a scattare è a sorpresa Pol Espargaro che alla prima curva gira prima tenendosi dietro Marquez e Petrucci. Lorenzo recupera 4 posizioni mentre Rossi e Vinales solamente una. Tempo due curve però il Cabroncito si sbarazza del connazionale e prende la testa della corsa facendo subito capire l’intenzione di voler fuggire via e fare gara a sé. Nel frattempo dietro si incendia la bagarre e a fare la voce grossa è soprattutto Rossi: dopo neanche giri il Dottore è già sesto e si è sbarazzato dei vari Bradl, Redding, Hayden, Vinales e Petrucci mentre anche Crutchlow inizia a fare la voce grossa e si lancia all’inseguimento di Marquez sverniciando Aleix Espargaro e martellando tempi interessantissimi. Marquez capisce che i 5” di dote sull’inglese non possono bastargli e dopo aver gestito decide di forzare ma all’ottavo giro alla curva Stoner, sbaglia fidandosi troppo dell’avantreno e forzando troppo una staccata. L’impatto con la ghiaia è inevitabile e così l’inevitabile ritiro. Mentre la gara del 93 finisce in maniera mesta, Rossi continua il suo incidere e dopo essersi sbarazzato di Dovizioso ed Aleix Espargaro è secondo all’inseguimento di Crutchlow. L’inglese però, complice un miglior bilanciamento di gomme e un feeling assoluto con la sua efficacissima RC213V, dà subito l’impressione di averne molto più rispetto a Vale che nella rimonta ha anche usurato molto più le gomme. L’unica bagarre reale così per il podio è quella per il terzo posto che vede protagonisti: Dovizioso, Vinales e Aleix Espargaro. Quest’ultimo per larghi tratti mena le danze ma a quattro giri dalla bandiera a scacchi nel tentativo di difendere la propria posizione finisce nello sporco e scivola rovinsosamente. Restano così Maverick ed Andrea a giocarsi il podio e alla fine è il più agile spagnolo ad avere la meglio e a prendersi un bel terzo posto. Lorenzo invece chiude 6° dietro anche alla Yamaha clienti di Aleix Espargaro.
Il momento chiave
La scivolata di Marquez all’ottavo giro che spalanca le porte al successo di Crutchlow, un erroraccio che non costa caro al Cabroncito che ha già vinto il Mondiale ma ribadisce la vulnerabilità di questo pilota quando sceglie di esagerare...
La scivolata di Marquez all’ottavo giro che spalanca le porte al successo di Crutchlow, un erroraccio che non costa caro al Cabroncito che ha già vinto il Mondiale ma ribadisce la vulnerabilità di questo pilota quando sceglie di esagerare...
Il migliore
Cal Crutchlow (Pilota Honda LCR): Se a Brno la sua vittoria era stata frutto soprattutto della strategia e della scelta di gomme: questo successo è inappuntabile sotto ogni punto di vista, frutto solamente di una guida esiziale e di un ritmo travolgente. Anche nel giorno più nero della stagione di Marc Marquez, la Honda può sorridere grazie a Cal che centra il miglior risultato in carriera a Phillip Island (l’unico podio in Australia era arrivato 4 anni fa con la Yamaha Tech 3) e conferma i progressi di un pilota a cui la Honda clienti inizia a restare davvero stretta.
Cal Crutchlow (Pilota Honda LCR): Se a Brno la sua vittoria era stata frutto soprattutto della strategia e della scelta di gomme: questo successo è inappuntabile sotto ogni punto di vista, frutto solamente di una guida esiziale e di un ritmo travolgente. Anche nel giorno più nero della stagione di Marc Marquez, la Honda può sorridere grazie a Cal che centra il miglior risultato in carriera a Phillip Island (l’unico podio in Australia era arrivato 4 anni fa con la Yamaha Tech 3) e conferma i progressi di un pilota a cui la Honda clienti inizia a restare davvero stretta.
Il peggiore
Marc Marquez (Pilota Honda HRC): Spogliatosi dei panni di ragioniere, Marquez torna selvaggio e si scopre come per magia di nuovo vulnerabile. Dopo le 13 cadute in prova e l’unica in gara a Le Mans, Marquez getta al vento un successo che sembrava scontato e un weekend praticamente perfetto con una sbavatura da matita rossa alla curva Stoner che lo costringono a finire nella ghiaia e a chiudere con il secondo zero della stagione. Per sua fortuna il campionato è già finito…
Marc Marquez (Pilota Honda HRC): Spogliatosi dei panni di ragioniere, Marquez torna selvaggio e si scopre come per magia di nuovo vulnerabile. Dopo le 13 cadute in prova e l’unica in gara a Le Mans, Marquez getta al vento un successo che sembrava scontato e un weekend praticamente perfetto con una sbavatura da matita rossa alla curva Stoner che lo costringono a finire nella ghiaia e a chiudere con il secondo zero della stagione. Per sua fortuna il campionato è già finito…
La dichiarazione
Cal Crutchlow (Pilota Honda LCR): "Un lavoro ottimo in tutto il week end, anche se la gomma davanti era critica per il controllo. Avevo qualche dubbio sulla gomma, ed ero spaventato perché due anni fa sono caduto e non volevo fare lo stresso errore. Ho cercato di spingere anche dopo la caduta di Marquez, poi negli ultimi 10 giri ho tenuto il passo. Mi è andata bene, ringrazio la squadra, ma con Marc in pista sarebbe stato difficile vincere. Avevamo una buona moto, mi sentivo bene ed è stato tutto perfetto. Cosa mi ha dato la paternità? Mi sento diverso, sono più rilassato, sia come pilota, sia come persona. Ero più egoista, ma ora c'è un bimbo, devi occuparti di lui, del latte, dei pannolini...".
Cal Crutchlow (Pilota Honda LCR): "Un lavoro ottimo in tutto il week end, anche se la gomma davanti era critica per il controllo. Avevo qualche dubbio sulla gomma, ed ero spaventato perché due anni fa sono caduto e non volevo fare lo stresso errore. Ho cercato di spingere anche dopo la caduta di Marquez, poi negli ultimi 10 giri ho tenuto il passo. Mi è andata bene, ringrazio la squadra, ma con Marc in pista sarebbe stato difficile vincere. Avevamo una buona moto, mi sentivo bene ed è stato tutto perfetto. Cosa mi ha dato la paternità? Mi sento diverso, sono più rilassato, sia come pilota, sia come persona. Ero più egoista, ma ora c'è un bimbo, devi occuparti di lui, del latte, dei pannolini...".
L'ordine d'arrivo
1. Cal Crutchlow (Honda LCR) 40'48"543, 2. Valentino Rossi (Yamaha) +4.218, 3. Maverick Vinales (Suzuki) +5.309, 4. Andrea Dovizioso (Ducati) +9.157, 5. Pol Espargaro (Yamaha Tech 3) +14.299, 6. Jorge Lorenzo (Yamaha) +20.125, 7. Scott Redding (Ducati Pramac) +28.369, 8.Bradley Smith (Yamaha Tech 3) + 28.781, 9. Danilo Petrucci (Ducati Pramac) + 28.792, 10. Jack Miller (Honda Marc Vds) +28.815.
Eurosport.com
1. Cal Crutchlow (Honda LCR) 40'48"543, 2. Valentino Rossi (Yamaha) +4.218, 3. Maverick Vinales (Suzuki) +5.309, 4. Andrea Dovizioso (Ducati) +9.157, 5. Pol Espargaro (Yamaha Tech 3) +14.299, 6. Jorge Lorenzo (Yamaha) +20.125, 7. Scott Redding (Ducati Pramac) +28.369, 8.Bradley Smith (Yamaha Tech 3) + 28.781, 9. Danilo Petrucci (Ducati Pramac) + 28.792, 10. Jack Miller (Honda Marc Vds) +28.815.
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