Il tedesco della Ferrari, salito sul podio a Città del Messico insieme ad Hamilton e Rosberg, è stato penalizzato di 10 secondi e retrocesso di due posizioni per una penalità di 10 secondi per aver cambiato direzione in frenata nel duello con Ricciardo. Il terzo posto è così dell'australiano che precede Verstappen e Vettel.
La doccia fredda per i tifosi della Ferrari e i ragazzi della scuderia di Maranello arriva quando in Italia sono trascorsi 50 minuti dopo la mezzanotte. E’ in quell’istante che Charlie Whiting e la commissione di gara F1 ha annunciato il cambiamento dell’ordine d’arrivo togliendo il terzo posto a Sebastian Vettel, retrocesso al 5° posto, e consegnandolo all’australiano della Red Bull Daniel Ricciardo.
La decisione è maturata quasi 3 ore dopo la fine della gara, dopo che i commissari hanno ascoltato i due piloti e i responsabili delle scuderie Ferrari e Red Bull. Il pilota tedesco è stato ritenuto colpevole di aver cambiato direzione in frenata, nel duello ruota a ruota con Ricciardo, e penalizzato di 10 secondi che lo hanno fatto retrocedere dal 5° posto, alle spalle anche di Verstappen (punito con 5” di penalità per aver tagliato la chicane e non aver ceduto la posizione a Vettel come da regolamento). Proprio a partire dal GP di Austin di sette giorni fa, la FIA aveva messo al bando questo tipo di manovre promettendo occhio vigile e sanzioni, che sono puntualmente arrivate.
Arrivabene: "Decisione assurda, Vettel non può avere una punizione più severa di quella di Verstappen"
Trattandosi di una decisione sportiva, la sentenza non è appellabile. Continua così la maledizione del podio per Sebastian Vettel, che ha collezionato solamente un podio nelle ultime 11 gare (il terzo posto a Monza il 4 settembre), mentre è grande lo scoramento della Ferrari che non può fare appello ma è certamente furibonda per la presa di posizione a tavolino di Charlie Whiting e dei suoi collaboratori. Un malcontento riassunto anche dalle parole del team principal Maurizio Arrivabene all’uscita dell’autodromo:
" Quello che ci siamo conquistati in pista, c'è stato tolto dalla burocrazia. E' una decisione assurda. Poiché è stata riconosciuta fuori dalle regole anche la manovra di Verstappen, quell'escursione sulla via di fuga che ha negato il sorpasso a Vettel e ha dato un vantaggio illegale all'olandese, bisogna innanzitutto precisare che la nostra macchina non si sarebbe trovata nelle condizioni di lottare con Ricciardo, se l'altra Red Bull avesse dato la posizione al nostro pilota e si fosse fatta da parte. Per tre giri Vettel ha continuato ad avere Verstappen davanti e questo ha influito nel suo duello con Ricciardo. Detto questo, un'altra cosa che mi sembra fuori dal mondo è che a Vettel siano stati dati dieci secondi di penalità e a Verstappen solo cinque. Si accusa il nostro pilota di aver cambiato direzione in frenata, secondo noi non è vero. E' stato un duello duro, ma corretto, Vettel e la Ferrari non si meritavano una punizione simile. "
Trattandosi di una decisione sportiva, la sentenza non è appellabile. Continua così la maledizione del podio per Sebastian Vettel, che ha collezionato solamente un podio nelle ultime 11 gare (il terzo posto a Monza il 4 settembre), mentre è grande lo scoramento della Ferrari che non può fare appello ma è certamente furibonda per la presa di posizione a tavolino di Charlie Whiting e dei suoi collaboratori. Un malcontento riassunto anche dalle parole del team principal Maurizio Arrivabene all’uscita dell’autodromo:
" Quello che ci siamo conquistati in pista, c'è stato tolto dalla burocrazia. E' una decisione assurda. Poiché è stata riconosciuta fuori dalle regole anche la manovra di Verstappen, quell'escursione sulla via di fuga che ha negato il sorpasso a Vettel e ha dato un vantaggio illegale all'olandese, bisogna innanzitutto precisare che la nostra macchina non si sarebbe trovata nelle condizioni di lottare con Ricciardo, se l'altra Red Bull avesse dato la posizione al nostro pilota e si fosse fatta da parte. Per tre giri Vettel ha continuato ad avere Verstappen davanti e questo ha influito nel suo duello con Ricciardo. Detto questo, un'altra cosa che mi sembra fuori dal mondo è che a Vettel siano stati dati dieci secondi di penalità e a Verstappen solo cinque. Si accusa il nostro pilota di aver cambiato direzione in frenata, secondo noi non è vero. E' stato un duello duro, ma corretto, Vettel e la Ferrari non si meritavano una punizione simile. "
Eurosport.com