lunedì 5 dicembre 2016
La Juve ricomincia da 3. Alex Sandro, Rugani, Mandzukic: Atalanta regolata 3-1
I bianconeri si rialzano dopo il tonfo di Genova, offrendo una prestazione autoritaria allo Stadium, di fronte alla squadra di Gasperini, rivelazione del torneo. La Juve ha comandato le operazioni sin dall'inizio della gara, mentre la squadra bergamasca ha peccato di inesperienza, subendo spesso passivamente l'iniziativa degli uomini di Allegri, troppo determinati ed affamati.
La Juve non sbaglia due partite di fila. Questo sembra essere il messaggio che gli uomini di Allegri mandano al campionato dopo la sfida con l’Atalanta, vera rivelazione del torneo fino a questo punto. I bianconeri, dopo la sconcertante prova di Genova, rispondono nel migliore dei modi alle critiche, giocando una gara di grande determinazione e personalità e portando a casa, senza troppi patemi, tre punti molto importanti. I pregi e i difetti dell’undici a disposizione del tecnico livornese sembrano ormai chiari: la squadra bianconera non ruba l’occhio, non offre un calcio spumeggiante ma nessuno in Italia può vantare la medesima qualità e la stessa varietà di scelte a disposizione. Pjanic, Mandzukic e Alex Sandro hanno guidato i compagni ma tutti hanno dato il loro contributo, in termini di impegno e generosità. L’Atalanta viene invece rimandata e non supera l’esame di maturità tanto atteso. Questa volta i ragazzi di Gasperini sono apparsi troppo timidi e non hanno praticamente mai impensierito la retroguardia juventina. Merito del più blasonato avversario, certo, ma il tecnico ex Genoa dovrà valutare anche il peso di certi errori individuali e di un atteggiamento rinunciatario. Una sconfitta che può comunque essere importante nel percorso di crescita del talentuoso gruppo di giocatori della Dea.
LA CRONACA DELLA PARTITA
La Juve parte in maniera aggressiva, cercando, sin dalle prime battute, di fare la partita, pressando alta la squadra di Gasperini, per limitarne la pericolosità. I bianconeri creano la prima occasione potenziale all’11’. Pjanic serve Higuain in area con un splendido pallone filtrante, l’argentino è bravo a inserirsi ma al momento della conclusione lascia partire un debole sinistro che finisce fra le braccia di Sportiello. La Juve passa al 15’. Grande azione di Alex Sandro che parte largo, supera Conti, si accentra e lascia partire un sinistro che beffa un non impeccabile Sportiello. Passano solo quattro minuti e la squadra di Allegri raddoppia. Su un angolo di Pjanic Rugani svetta in mezzo all’area di rigore, battendo per la seconda volta l’estremo difensore della Dea. L’Atalanta è intimidita dall’atteggiamento della squadra bianconera che continua a spingere. Il giovane centrocampo di Gasperini sembra peccare di inesperienza di fronte ai più scafati bianconeri. Al 28’ Sportiello vola su una punizione di un ispirato Pjanic. I nerazzurri provano a scuotersi solo nel finale, quando Mandzukic si rende protagonista di due interventi difensivi provvidenziali, di testa. Il croato prima anticipa Toloi, poco dopo allontana in tuffo una pericolosa conclusione di Gomez. Si va così alla ripresa.
Ad inizio ripresa Petagna ha una buona occasione di fronte a Buffon ma il suo tiro è troppo debole e diventa facile presa del portiere della Nazionale. Il leitmotiv rimane, però, lo stesso: bianconeri che fanno la partita, trascinati dalla generosità di Mario Mandzukic. Il croato, autore di una partita a tutto campo, corona la sua prestazione con il gol del 3-0, con uno stacco imperioso su calcio d’angolo di Pjanic. Il match va, così, in archivio ma c’è il tempo per ammirare la bella azione che porta al 3-1 dell’Atalanta, con la bella girata finale di Freuler.
LA STATISTICA CHIAVE
8: Le reti segnate dalla Juventus con i suoi difensori, più di qualsiasi altra squadra in Serie A. Un dato importante per capire la varietà di soluzioni a disposizione di Allegri.
IL MIGLIORE IN CAMPO
MANDZUKIC: Uomo ovunque. Segna, sgomita, lotta, apre varchi, recupera un’infinità di palloni. Generosità e peso specifico al servizio della squadra. Giocatore fondamentale negli equilibri della squadra di Allegri. Determinante.
IL PEGGIORE IN CAMPO
CONTI: In grandissima difficoltà sulle accelerazioni di Alex Sandro. Ha chiare responsabilità sulla rete del vantaggio bianconero e da quel momento in più non riesce a rialzarsi. Sostituito nella ripresa. Gara da dimenticare in fretta.
IL TABELLINO
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (60’Lemina), Marchisio, Sturaro; Pjanic (77’Evra); Mandzukic (75’Cuadrado), Higuain. All.:Allegri
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Caldara, Masiello; Conti (55’Grassi), Kessie, Freuler, Spinazzola; Kurtic (74’D’Alessandro); Gomez, Petagna (55’Pesic). All.:Gasperini
Arbitro: Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia
Gol: 15’Alex Sandro (J), 19’Rugani (J), 64’Mandzukic (J), 82’ Freuler (A)
Ammoniti: Freuler (A), Lichtsteiner (J), Kessie (A), Rugani (J), Sturaro (J)
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